
L’idea di costituire una sorta di sindacato in grado di rappresentare le diverse società sportive monzesi era venuta a Bruno Citterio, presidente dell’Hockey Club Monza, che nel 1972 aveva convocato nel suo “feudo” di via Boccaccio i rappresentanti del Tennis Club, del Calcio Monza e dell’Autodromo.
Le idee emerse in quella circostanza furono molte e validissime ma non si riuscì a metterle in pratica.
Citterio non si diede per vinto e per quattro anni continuò i suoi incontri diplomatici con gli sportivi monzesi.
La svolta decisiva avvenne il 20 febbraio 1976 quando fu convocata una riunione tra i rappresentanti di svariati sodalizi cittadini nella sede del Monza Club di via Amati.
Tra presenti e deleghe si contarono un’ottantina di partecipanti.
Il dibattito fu vivace e proficuo.
Al centro dell’attenzione fu posto il problema della carenza degli impianti sportivi cittadini e dell’obsolescenza di quelli esistenti.
Undici giorni più tardi i rappresentanti di trentasette società si diedero nuovamente appuntamento per approvare una bozza di statuto societario preparato da Carlo Masera, qualificato giurista sportivo.
Il documento contava undici articoli in cui venivano spiegati caratteristiche e finalità dell’Unione, il primo organismo del genere in Lombardia.
Primo presidente fu Vitaliano Sala.
La sede venne posta in via Amati, 56, la segreteria alla Taverna dei Longobardi,in piazza Duomo.
La quota di iscrizione fu fissata in 10.000 lire.
I primi tempi dell’Ussm non furono semplici. Alcune società che non avevano partecipato alla fondazione adottarono la tattica del “remare contro”.
Altri interlocutori difficili si dimostrarono i politici che poco gradivano i continui solleciti dell’Ussm a migliorare l’impiantistica cittadina.
Ma il presidente Sala ed i suoi collaboratori lavorarono senza sosta ed idearono una manifestazione che nel corso degli anni sarebbe diventata il fiore all’occhiello dell’Unione: il Festival dello Sport.
La prima assemblea dell’Ussm si tenne il 18 ottobre e in quell’occasione venne ventilata l’ipotesi della realizzazione di un palazzo del ghiaccio in viale Libertà.
Sala, pressato da altri impegni, lasciò la presidenza a Gigi del Signore.
Nel 1979 la sede venne spostata al Minigolf di via Foscolo, nel 1983 in piazza Carrobiolo.
L’anno successivo divenne presidente dell’Unione Romolo Tavoni che nel 1986 lasciò al posto a Bruno Citterio.
La sede venne trasferita alla Taverna dei Longobardi.
Nel 1987 Citterio si appellò in due diverse occasioni alle autorità.
Dapprima manifestò al sindaco Rosella Panzeri la preoccupazione dell’Unione per il futuro dell’autodromo, sollecitando, nel contempo, le modifiche che le autorità sportive internazionali avevano richiesto per poter mantenere il Gran Premio d’Italia a Monza.
In seguito segnalò al ministro dello Sport Franco Carraro la mancanza di un palazzo dello Sport in città.
Nel 1989 ci fu un nuovo cambiamento di sede con il trasloco nei locali della Forti e Liberi.
Nel 1991 l’Ussm istituì i premi dedicati ai benemeriti in campo sportivo: le Stelle e le insegne d’oro a cui, nel 1993, si aggiunse anche il Premio giornalistico Angelo Corbetta.
Nel 1993 prese il via nuovo corso dell’Unione.
Il neo presidente Pietro Mazzo impostò un’interessante programma di ristrutturazione e di rilancio.
Intensificò i rapporti con la pubblica amministrazione, solidificò l’amicizia con la Sias, portò la durata delle cariche da tre a quattro anni (quadriennio olimpico) e chiese la collaborazione delle altre associazioni cittadine.
Con gli Amici dell’Autodromo, in particolare, l’Unione sancì una sorta di alleanza visibile anche sulla carta stampata.
La storica testata degli Amici “Monza sprint” divenne l’organo ufficiale di entrambi i sodalizi.
Sempre nello stesso anno venne inaugurata la nuova (e definitiva) sede in via Passerini, 6.
Nel 1994 l’Ussm riuscì finalmente ad entrare a Palazzo.
La Giunta Municipale con un’apposita delibera decise di avvalersi della collaborazione del’Ussm per la redazione di un Piano dello Sport.
Il documento fu elaborato, a puro titolo di amicizia, dall’architetto Francesco Gnecchi Ruscone, uno dei maggiori esperti di impiantistica sportiva in Italia.
Alcune opere indicate nel Piano presero il via.
Altre, complice anche il cambiamento degli interlocutori politici, rimasero nel cassetto.
Sempre nel 1994 debuttò un’altra manifestazione ideata dall’Ussm: il Palio delle Circoscrizioni che si tenne fino al 1997. Il 1998 fu contrassegnato da due gravi lutti: il 6 aprile si spense Bruno Citterio, il 21 maggio Giuseppe Bacciagaluppi.
Due dei fondatori dell’Unione.
Ma il 1998 fu anche l’anno del superospite Marco Pantani al Festival dello Sport.
Il neo vincitore del Giro d’Italia fece da battistrada a duemila festanti cicloamatori sul circuito cittadino.
E veniamo alla storia più recente.
Nel 2001 l’Ussm ha modificato il suo statuto per ottemperare alle nuove normative nazionali sull’associazionismo. Alcuni articoli sono stati “snelliti” ed aggiornati ed è stata liberalizzata la durata del mandato del presidente. Quell’anno l’Unione ha festeggiato l’apertura del Palazzetto dello sport e ha salutato la consegna del Giovannino d’oro, riconoscimento assegnato ai monzesi benemeriti, al suo presidente Pietro Mazzo.
A seguito dell’istituzione della provincia Monza Brianza, il 23 marzo 2011, alla vigilia del 36° Festival, l’Unione muta la propria denominazione in Unione Società Sportive Monza Brianza. Nell’autunno del 2014, adottando il suggerimento di Donatella Italia, muta il nome del proprio festival in Monza Sport Festival affinchè la manifestazione avesse una sua incontrovertibile identificazione.