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Stefano Moretti, 29enne portacolori del Pavan Free Bike, si è tolto uno sfizio: diventare un campione di Everesting. La parola, come si deduce facilmente, ha a che fare con la vetta più alta della terra. In ambito sportivo consiste nello scalare una salita tante volte quante ne servono per arrivare a 8.848 metri, ovvero l’altezza dell’Everest. Dopo Giuseppe Mascheri che ha percorso per dodici volte consecutive la salita Taceno–Alpe Camaggiore e dopo Cristian Vaira che ha scalato per sette volte la Ono San Pietro-Rifugio Campione, ecco l’impresa di Stefano Moretti che, per centrare il suo obiettivo, ha raggiunto lo scorso 25 agosto il dislivello dell’Everest, in Val Brembana, sull’ascesa dal lago di Carona al Rifugio Calvi. Per raggiungere il suo traguardo personale il corridore bergamasco di Paladina ha dovuto percorrere per dieci volte consecutive il sentiero sterrato lungo 9,4 Km, con una pendenza superiore all’10%, toccando quota 8.941 metri di dislivello. ”Da qualche mese-racconta Stefano, ingegnere progettista meccanico che dal 2016 fa parte del team Pavan-  cullavo il sogno di tentare una sfida di questo tipo. Volevo, però, farla in mountain bike su una salita che avesse un profondo significato per me. Ho scelto, così, la salita al rifugio Calvi partendo dal lago di Carona.  Una salita sterrata con tratti in cemento e la parte finale molto ripida a fianco della murata della diga di Fregabolgia, che arriva a 2.000 metri in un paesaggio fantastico.  Affrontai questa salita per la prima volta nel 2005 a 14 anni e subito me innamorai”. L’impresa è partita prima dell’alba: alle 3.37. La prima scalata Stefano l’ha compiuta con il papà Gianni, un passato da ciclista, che con la sua bici a pedalata assistita gli ha fatto luce sul sentiero. Dopodiché è salito da solo o quasi. “Prima Claudio e Ambrogio del Pavan Free Bike  mi hanno scortato per diversi tratti-spiega- poi di nuovo mio padre. A lui va decisamente un ringraziamento particolare, e poi ringrazio i colleghi di lavoro, conoscenti e non che mi hanno incoraggiato.  Dalla settima ascesa in poi sono arrivate anche la mia ragazza Martina, mia mamma e mia sorella Elena a darmi sostegno nel momento più critico”. L’ultima salita è stata la più dura ma l’obiettivo di raggiungere la vetta gli ha dato la forza di continuare. Alle 21.20 Stefano ha raggiunto il rifugio per la decima volta completando il tanto sospirato Everesting dopo aver percorso 180 Km, 8.941 metri di dislivello in 17 ore e 43 minuti totali con 15 ore e 22 minuti di pedalata effettiva