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“Ma che sapore ha una giornata uggiosa?” avrebbe cantato Lucio Battisti. Quella di oggi, malgrado il vento, la pioggia e la temperatura quasi invernale, ha avuto sicuramente un buon sapore: il sapore del ricordo e del dovuto omaggio a un uomo che tanto ha fatto per lo sport monzese. Alla presenza delle autorità cittadine e di tanti sportivi – tra cui una folta delegazione dell’Ussmb con il labaro dell’Unione- è stata inaugurata ufficialmente nel quartiere Cantalupo la strada intitolata a Luigi Gustavo Kullmann, scomparso proprio il 25 settembre di diciotto anni fa. “Il suo è un ricordo indelebile-ha sottolineato il sindaco Dario Allevi- ed era doveroso dedicargli una via. Siamo felici di essere la prima città italiana ad intitolare una strada a un campione di hockey. In Europa solo Madrid e Lisbona hanno fatto altrettanto. L’eredità di Kullmann è ancora presente nelle società rotellistiche cittadine che ancora oggi ottengono grandi successi. È stato grazie a lui che lo sport delle rotelle ha avuto inizio  a Monza e si è sviluppato raggiungendo traguardi straordinari. Speriamo di potere avere presto un palazzetto che accolga tutte le società”.  Alla figlia  Marika è toccato  un doppio ricordo: quello sportivo ( a nome della Fisr che rappresentava) e quello personale. “Il presidente Aracu non ha potuto essere presente- ha esordito- ma mi ha chiesto di sottolineare la rilevanza che mio padre ha avuto per tanti anni all’interno della Federazione”. Commovente il ricordo familiare: “Mio padre è arrivato a Monza esattamente cento anni fa- ha continuato Marika- non parlava una parola di italiano ma solo tedesco e per questo non riusciva a fare amicizia con gli altri bambini che non lo capivano. Mia nonna, però, con dolcezza e con fermezza gli diceva di non abbattersi e così papà nel giro di poco tempo passò dal tedesco al dialetto monzese. L’italiano venne dopo. La  monzesità è stata una sua caratteristica. Per la sua città che tanto amava ha voluto sempre spendersi. È stato tra i fondatori del Pantahlon, uno dei primi membri dell’Ussmb, ha presieduto per anni la sezione cittadina degli ufficiali in congedo. E poi…era mio padre, un padre dolce ed esemplare che dimostrava quello che era con i fatti”.  Non ha saputo trattenere le lacrime l’attuale presidente dello Skating Club Giovanna Signorelli: “L’ho conosciuto quando era presidente della società ed io ero solo una delle tante mamme che accompagnavano i figli in palestra-ha rimarcato- lui aveva per tutti un sorriso, una stretta di mano. E poi era un grande motivatore. Ricordo che una volta una delle nostre atlete aveva partecipato ai campionati italiani senza aver ottenuto grandi risultati ed era piuttosto delusa. Il dottor Kullmann le andò incontro e si congratulò con lei dicendole: ricordati che non tutti riescono ad arrivare ai campionati italiani. Tu, invece, ci sei andata e questo è già un bel traguardo”.