
Mercoledì 3 giugno, la Sala stampa Tazio Nuvolari, gremita come poche volte nella storia del nostro Festival, ha ospitato la presentazione della 40a edizione del Monza Sport Festival: dirigenti di società sportive, di associazioni culturali, giornalisti, molti cittadini e rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Tra loro il Prof. Pier Franco Bertazzini che, come assessore alla Cultura e allo Sport, vide nascere ed evolversi l’USSM e il suo Festival, il Rag. Claudio Viganò, ex presidente Sias: illustri figure che non hanno mai fatto mancare la loro presenza a questi eventi ufficiali dell’Unione. Altrettanto vari consiglieri comunali come Pierfranco Maffè e Silvano Appiani, attuale consigliere delegato allo Sport per il Comune di Monza; inoltre Emilia Sipione, a lungo assessore al Comune di Concorezzo. Immancabile anche Dario Allevi che, fin da quando era assessore allo Sport, vicesindaco di Monza e poi da Presidente della Provincia di Monza Brianza, ha sempre dimostrato attenzione alle attività dell’USSMB. Tutti presenti oggi a testimoniare i meriti del Festival dello Sport come vetrina di eventi sportivi, ma anche di iniziative e attività sociali che, anche grazie a questa manifestazione, hanno modo di esprimersi e farsi conoscere nel territorio e fuori dai suoi confini. C’erano da spegnere simbolicamente le 40 candeline del Festival che, sempre al passo coi tempi e per meglio identificarsi sulla scena nazionale, ora si chiama Monza Sport Festival. Ma c’era anche da applaudire chi aveva condotto a questo lusinghiero traguardo: Pietro Mazzo, suo presidente dal 1993. Accanto a lui, al tavolo dei relatori, il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, il presidente della SIAS Andrea Dell’Orto e i due vicepresidenti dell’USSMB Fabrizio Ciceri e Riccardo Corio. Presentatore, per il 19° anno consecutivo, Gianmaria Italia. Mazzo, come sua consuetudine, ha parlato a braccio coinvolgendo i presenti con quella verve che cancella ogni segno dell’età anagrafica e dispensa a piene mani la saggezza di chi la vita e i rapporti sociali li ha sempre saputi coltivare intensamente e con stile. Basta fare il conto dei suoi anni di presidenza, ventidue, e quelli dell’Unione (quaranta il 3 marzo 2016) per rendersi conto della forza che ha permesso di portare sempre avanti, attraverso i più svariati mutamenti politici e sociali, la missione sportiva e i valori sociali da cui scaturisce. “Renderci utili per fare qualcosa a qualcuno”, afferma, e rivela i quattro elementi che hanno accompagnato questo lungo percorso: Passione, Amicizia, Fortuna e Cuore.
Servono tutti, in perfetta coesione, per quel lungo percorso che Mazzo auspica di continuazione e miglioramento anche dopo il suo mandato che terminerà nel 2016; non nasconde ormai più che questo sarà il suo ultimo Festival e gli ingredienti per renderlo emblematico ci sono tutti: poco più di novanta le società sportive e una decina le associazioni culturali e di volontariato che hanno dato la loro adesione; numeri straordinari, dettagliati da Riccardo Corio, che non abbisognano dell’apporto di alcuna cassa di risonanza per sottolinearne il valore.
Il sindaco Scanagatti ha lodato l’impegno e i risultati che Mazzo e i suoi collaboratori hanno espresso in questi anni e, ancora da presidente o no, è certo di rivedere Pietro Mazzo come continua guida ispiratrice dell’USSMB. Non gli è stato da meno il Presidente della Sias; per Dell’Orto il Monza Sport Festival rappresenta un evento di particolare rilievo nel calendario dell’Autodromo e una realtà davvero unica espressa dal territorio.
Fabrizio Ciceri ha presentato i due obiettivi che sono stati recentemente raggiunti: la rinnovata veste del sito www.ussm-mb.it e il libro dei 40 anni del Festival, un’opera che compendia, in immagini, documenti e testi, le quaranta edizioni della manifestazione: “Doveva essere una raccolta fotografica, poi un libro didascalico, si è trasformato in un libro che esprime la storia dello sport di Monza e non solo”. Vi hanno collaborato: Federico Vertemati nella ricerca delle immagini, Gianmaria Italia nella stesura dei testi mentre Elisabetta Viganò ha curato l’impaginazione e la splendida veste grafica. Il coordinamento editoriale, seguito da Ciceri, ha rispettato gli intenti del presidente Mazzo. L’iniziativa è stata apprezzata e già numerosi coloro che si sono prenotati per averlo. Una copia sarà consultabile presso la casetta Beta durante il Festival e se ne potrà prenotare l’acquisto.
Come speaker ci sarà un ritorno, quello di Donatella Italia (nella foto) a cui è riconosciuto il merito di avere suggerito al presidente Mazzo il nuovo nome: Monza Sport Festival.
( nell’articolo sono presenti delle foto gentilmente concesse da Felicia Chiciorangea)